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forze armate - nei commenti

Frecce Tricolori ad Arona - VIDEO - 7 Luglio 2016 - 10:32

...se fosse...però!
....se fosse che si deve pagare per avere l'esibizione delle Freccee, sarebbe un bel esempio di efficacia di un comparto dello Stato, ma dubito che sia così: E' l'organizzazione della manifestazione aerea, l'invito a piloti privati,...che costa, poi le Frecce partecipano a titolo gratuito, infatti fanno sempre meno esibizioni. ...però, prima di scagliarci contro le spese militari, ragioniamoci su! Come sarebbe la vita senza forze armate? Pensiamo all'emergenza migranti, chi pattuglia i nostri mari? In entrambi i casi, riccacciarli o aiutarli, tutto il peso gravita sulle forze armate. E' facile trovare argomentazioni a favore della riduzione delle spese militari, ma qualche riflessioe, fa capire come sia quasi impossibile rinunciarvi completamente! Se nessuna nazione, e anche questa volta il pensiero va alla vicina Svizzera, ha rinunciato alle forze armate, un motivo ci sarà! Che poi si debba procedere ad una pesante razionalizzazione, questo è un altro discorso, iniziando da una forte integrazione europea...e riducendo le diverse componenti comuni e le sovapposizioni cche abbiamo in Italia. Saluti Maurilio

Frecce Tricolori ad Arona - VIDEO - 6 Luglio 2016 - 15:01

Vanverate
Assolutamente no. Io sono un fautore della spesa pubblica ma questi giochetti delle forze armate ( squadre acrobatiche, sfilate, le troppe bande musicali) sono per me puro spreco. Si può essere d'accordo oppure no ma tu spiegami che c'entra la Corea del Nord! Ripeto, spiegami cosa volevi dire.

“Diario dall’Istria” - 6 Febbraio 2016 - 20:09

Per ricordare
Certamente la parte del Regno d'Italia annessa dopo il trattato di Rapallo (Venezia Giulia e le città di Zara e Fiume) fu sottoposta ad un processo d'italianizzazione forzata da parte del regime fascista che provocò enormi tensioni etniche che portarono, nel corso della seconda guerra mondiale, prima a violenze efferate e poi a internamenti in campi di concentramento appositamente creati (come ad Arbe) principalmente di partigiani e civili slavi ad opera dell'esercito italiano di Mussolini fino al 1943, quando con l'armistizio furono chiusi. Iniziò allora una dura repressione da parte dei partigiani e delle forze armate di Tito nei confronti della popolazione italiana che sfociarono in crimini di guerra, gli infoibamenti, nel '43 e poi nel '45, alla fine della guerra, cui fece seguito il grande esodo istriano. Venne poi creato nel secondo dopoguerra il campo di concentramento di Goli otok dove vennero internati gli oppositori politici di Tito, comunisti stalinisti e anticomunisti, iugoslavi e non, in totale 16.000 di cui 400 italiani (tra i quali il poeta Luigi Zanini). La guerra tira fuori il peggio degli uomini, qualcuno più di altri, per questo di brava gente non ce n'è stata molta purtroppo, ma qualche giusto c'è stato, da entrambe le parti, ricordiamoci di questi per non sentirci dannati. Per il resto penso sia giusto ricordare, per non negare e ricaderci, mai. Questo credo sia l'intento degli autori.

Non chiamatemi più CEM! Ora sono “Il Maggiore” - 18 Dicembre 2015 - 15:32

forze armate
A... ttenti presen tat arm passa IL MAGGIORE

Marcovicchio: "Profughi: (tanti) diritti e (pochi) doveri" - 15 Ottobre 2015 - 17:53

Vigili di quartiere e controlli
Se fossi un vigilie di quartiere, essendo completamente disarmato, girerei ben alla larga da certi luoghi e personaggi: si vogliono i vigili disarmati ma poi si vuole che operino come le altre forze di polizia che invece sono armate. Mettersi d'accordo con se stessi è così diffcilie?

Club Forza Silvio su Polizia Municipale - 8 Ottobre 2015 - 17:34

USA DOCET
Ma le cronache americane non vi hanno insegnato nulla? Se facciamo la rincorsa a chi c'è là più grossa (la pistola) a rimetterci saranno spesso gli innocenti, se girano sempre più forze dell'ordine armate gli scontri saranno maggiormente cruenti, senza considerare i rischi che qualche agente possa avere problemi di instabilità emotiva temporanea, e fare pazzie com'è già avvenuto anche in Italia

Giorno del Ricordo: "Diario dall'Istria" - 9 Febbraio 2015 - 16:08

A proposito di verità...
I campi di Goli Otok (maschile) e Sveti Grugur (femminile) furono attivi fino agli anni '80, quindi molti anni dopo che la guerra era finita e prprio negli anni in cui in Jugoslvia il comunismo imperava col terrore: so quello che dico. Altro che le azioni delle forze armate italiane nei Balcani!

M5S: no alle elezioni provinciali - 28 Settembre 2014 - 17:25

Quoto Antonio
D'accordo con Antonio, anche se io le regioni non le abolirei ma ne farei 5 o 6 macro, con poche e chiare competenze. Non è tanto il costo delle regioni di per sè, ma i fondi che gestiscono, specie per la sanità. La regione-laender dovrebbe essere strutturata nel modo che segue (dal sito http://www.viaggio-in-germania.de/federalismo.html): "Ogni regione ha il diritto di darsi una propria Costituzione, ha un proprio governo, un parlamento eletto ogni 4 o 5 anni, un Presidente del Consiglio, dei ministri e ministeri. Il parlamento può emanare delle leggi regionali e dei decreti. La Costituzione regionale e le leggi non possono però in nessun caso essere in contrasto con leggi nazionali. Spesso le leggi nazionali determinano una cornice unitaria, all'interno della quale le regioni stabiliscono le regole che ritengono giuste. Le autonomie riguardano soprattutto: la scuola, le università, la cultura la polizia la tutela del paesaggio e della natura la legislazione che riguarda i comuni una parte del diritto tributario legislazione (in collaborazione con lo stato) in molti campi quasi tutto il lavoro di amministrazione interna In molti campi, p.e. nell'economia, lo stato e le regioni agiscono insieme in propri spazi predefiniti. In sostanza, solo gli affari esteri, una parte del diritto tributario, il settore valutario e monetario, il traffico aereo, la dogana e le forze armate sono di esclusiva competenza e amministrazione dello stato. Tutti i tribunali, con eccezione della Corte Costituzionale e delle Corti superiori, sono di competenza dei Länder. Per garantire, nonostante tutte le diversità, una certa omogeneità indispensabile, p.e. nel settore scolastico o anche in altri campi, i Länder fanno degli accordi tra di loro che, una volta approvati, sono vincolanti per tutti". Chiudo dicendo nche anche in Germania esistono le province, che sono più meno unioni di comuni, e che la loro riforma dipende dai singoli Laender, non dallo stato centrale!
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